È questa la domanda che il buon Luca, gran parte dei giornalisti tech nel mondo ma anche gli utenti del brand cinese si stanno ponendo in merito all’inclusione di Huawei nell’entity list degli Stati Uniti e bloccando di fatto la possibilità alle società americane (Google in primis) di avere accordi commerciali con quest’ultima.
Il divieto – di fatto – fa perdere a Huwaei la possibilità di acquistare le licenze da Google per installare i Google Mobile Services (e quindi tutte le googles apps, play store compreso) sui nuovi device.
Richard Yu, il CEO della divisione consumer, non ha volutamente fornito una risposta diretta a questo interrogativo: lo ha fatto probabilmente per non alimentare la polemica, per placare gli animi. Però ha distribuito qualche indizio, e il resto lo ha lasciato all’immaginazione e alla speculazione degli addetti ai lavori. Dopo averci riflettuto su, chi scrive pensa che la situazione sia molto ingarbugliata al momento: ma per Huawei ci sono almeno tre elementi che giocano a suo favore.
Luca prova ad affrontare il discorso su tre fronti: l’aspetto tecnico, quello commerciale e quello politico arrivando a una conclusione:
Soprattutto perché il ban imposto dagli USA è una scommessa: ed è una scommessa rischiosa, che potrebbe finire per causare più danni agli USA di quanti non ne possa creare a breve termine a Huawei.
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