Credevo che non avrei mai potuto vedere Apple provare a uscire dal suo ecosistema chiuso.
Eppure, è successo e la cosa mi affascina: Apple Music a metà dicembre sarà disponibile sui dispositivi Amazon Echo.
Music is one of the most popular features on Alexa—since we launched Alexa four years ago, customers are listening to more music in their homes than ever before,” said Dave Limp, senior vice president, Amazon Devices.
We are committed to offering great music providers to our customers and since launching the Music Skill API to developers just last month, we’ve expanded the music selection on Alexa to include even more top tier services. We’re thrilled to bring Apple Music – one of the most popular music services in the US – to Echo customers this holiday.
— Dave Limp, senior vice president, Amazon Devices.
Certo: Apple Music è un servizio in abbonamento che è disponibile già fuori dall’ecosistema Apple, tramite app dedicate sia per Windows che Android. Un aumento delle possibilità di fruire del servizio stesso non può che rendere più appetibile lo stesso.
Inoltre, può essere per Apple un passo per aumentare la base di abbonati e prepararsi all’arrivo dei nuovi contenuti video che dovranno essere disponibili su più device possibili perché Apple possa ottenere un ritorno dall'(ingente) investimento sostenuto per la loro produzione.
Ora, però son curioso se Apple proverà ad aprirsi anche in senso opposto: arriverà mai una integrazione diretta dei servizi musicali di terze parti sia su Siri che sul suo ottimo HomePod, che batte – proprio dal punto di vista di qualità del suono – sia i device Echo che i Google Home (certo, pur posizionandosi su una fascia più alta e andando a insidiare il mercato di Sonos)?
Via: Alexa, play Bebe Rexha on Apple Music
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