Ieri notte è arrivata sui nostri browser e sui nostri dispositivi iOS e Android la nuova versione di Twitter, citata in rete con l’hashtag #newtwitter.
Si tratta di un grosso aggiornamento per twitter. Non è solo un profondo restyling grafico, ma soprattutto un cambio paradigma, quasi del principio di funzionamento del social network stesso (confermato anche dall’introduzione delle brand pages ufficiali). Un’idea comunque confermata dalla pagina di presentazione delle novità che si articola in 5 punti:
- home
- connect
- discover
- me
- tweet
La prima cosa che colpisce della home è la sua assoluta pulizia, semplicità e (rispetto alla versione precedente) velocità. E l’icona a forma di casetta per gli uccelli è un piccolo tocco di genio.
Tanto spazio per i tweet:
visualizzazione dei contenuti multimediali e dei reply direttamente nella lista tweet. Le reply sono ordinate cronologicamente, rendendo molto più chiara la visualizzazione della discussione rispetto alla precedente versione:
La sezione connect invece comprende mention e interaction: mentre le prime sono i vecchi @reply, le interaction mostrano tutto quello che gli altri utenti con il nostro account o i nostri tweet: inserimento di un tweet nei preferiti, retweet, chi inizia a seguirci o ci inserisce in qualche lista, chi ci risponde. Comodo per tenere tutto sotto controllo, ma per fortuna che si può eliminare il rumore delle interazioni e vedere solo le risposte.
La terza sezione è discover, suddivisa in più sottosezioni: dalla scheda stories che mostra informazioni rilevanti e personalizzate (tiene conto della posizione attuale, della lingua, delle proprie connessioni, dei trending topic), passando per activity che mostra le attività dei nostri following (qualcuno ha detto Facebook?), passando per i suggerimenti di chi seguire e l’immancabile cerca amici.
Quarta sezione è me: la propria pagina utente. Ed è solo da questo menù a tendina che è possibile accedere ai propri direct message.
Un declassamento notevole per una funzione comunque utile ed importante in qualsiasi social network e a maggior ragione su twitter: i DM sono comodi per evitare di inondare i propri follower con maree di reply pubbliche ad una unica persona o per comunicazioni un po’ più private.
Tutti questi cambi dell’interfaccia web si rispecchiano anche l’app per Android e per iOS. Salutiamo così l’ottimo design di Tweetie in favore di questo che mi lascia un po’ dubbioso. Sia chiaro: l’interfaccia è pulitissima e regala l’impressione di essere molto più veloce rispetto alla precedente.
Eppure… la sezione connect può funzionare sulla webapp ma su mobile l’aggiunta di un secondo livello (solo mention o mention + interaction) aggiunge complessità. Personalmente trovo sopravvalutata la sezione discover: ha addirittura un tab di primo livello mentre i DM si sono persi nel tab me [O volendo vi si accede con un innaturale slide verso l’alto. Perché? Come si fa a scoprirlo da soli?]. Ma la gesture più innaturale rimane quella per cambiare account: con uno swipe da destra verso sinistra la pagina fa un flip e mostra l’elenco account, perdendo quindi completamente la visione gerarchica come in Tweetie (lista account -> singolo account -> tab -> schermata di dettaglio). Inoltre ha perso valore visivo il pallino che evidenza nuovi contenuti nei tab, diventando più piccolo e meno visibile del precedente.
Sinceramente, mi aspettavo di più dopo l’accquisizione di Tweetie. E ci sarà da vedere cosa succederà con il client per Mac, non ancora aggiornato.
Rispondi