Giovedì sera c’è stato l’evento di presentazione di “Babylon City of Dreams”, primo caso italiano di un prodotto editoriale completamente basato su iPad che tratta di architettura, arte, design, musica e cultura.
Secondo (in ordine di uscita) solo a R7, il settimanale gratuito di Repubblica, Babylon si configura come un magazine mensile disponibile gratuitamente su AppStore.
La presentazione del progetto al pubblico italiano e internazionale cade esattamente il giorno dopo il lancio de “The Daily” di Murdock, rivoluzionario non tanto dal punto di vista dei contenuti, quanto per il modello di business, basato su una forma di subscription veramente poco onerosa per il lettore (0,99$ la settimana, 49,99$ l’anno). Ci sarà da capire le reazioni dei nostri editori alla politica promossa da NewsCorp, ma una cosa è sicura: Babylon è e rimarrà un magazine gratuito, finanziato interamente dagli sponsor (e al momento il main sponsor è Campari, azienda sempre molto attenta a tutte le iniziative legate all’arte e al design)
I contenuti sono veramente ben curati ed interessanti: in questo primo numero, curato da Stefano Casciani come guest editor, compaiono servizi su (solo per citarne alcuni) Adam Lowe, Paul Smith, Alessandro Mendini, Simon Harrison.
Ogni articolo è impaginato in modo assolutamente sobrio, su una singola a colonna centrale di testo, interrotta solo dalle foto o dal player dei video. Lo schermo dell’iPad fa risaltare in maniera efficace i colori delle foto e basta anche solo un rapido sguardo al foto-articolo “Milano Rising” con le foto di Luca Garofalo per capire cosa intendo.
La cosa che poi mi affascina di questo progetto è di aver avuto modo, anche se in maniera un po’ distaccata, di vederla crescere da dietro le quinte e di aver dato anche il mio piccolo contenuto. E quando poi, a sorpresa, ti ritrovi citato nell’editoriale, non può che farti piacere.
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